Mi ci sono voluti 5 anni per passare da una macchina fotografica analogica ad una digitale.
Queste immagini su schermo io le detestavo.
Mio figlio mi diceva:
” è meglio! Vuoi mettere la qualità dei pixel?”
Io rispondevo con il fascino della grana, in fondo a una foto, nella sua anima c’è un punto una forma rotonda, il pixel è quadrato, freddo, spigoloso.
Poi mi hanno comperato una macchina digitale. Certo con questa è facile, mica devi pensarlo lo scatto, spari a raffica, non ti costa nulla, non consumi pellicola, non cambi rullino, non lo sviluppi per vedere com’è. Che ci vuole, lo può fare chiunque.
Fotografi, correggi con un app nel telefono aggiungi filtri, testo, effetti tagli poi spedisci. In una manciata di minuti.
Le foto sono belle, se sei bravo.
Buone se sei mediocre e , incredibilmente, c’è anche gente che riesce ancora a fare foto brutte, un dono.
Ero io.
Il dinosauro che oppone resistenza al nuovo.
Che ha bisogno dei giovani, degli innovatori per cambiare.
O di un virus.
Come ora.
Mi rifiuto di accettare la segregazione improduttiva.
Voglio incontrare la gente grandi e piccoli, dove siete ?
Poi si affacciano i miei figli:
“usa i social, ti hanno aiutato a portare la gente sulle piazze, ricordi Collepino?”
E come dimenticarlo, ero abituata ad andare dove la gente passeggiava per altre ragioni, strade, piazze, lungomare ero io a cercare la gente per fare spettacolo e poi … faccio un post, la invito in un bel posto ed ecco che accade la magia.
Per 5 anni sono salita in un paesino , ho scelto una piazza, ho dato un appuntamento e miracolosamente la gente saliva, 20, 30 , 40 famiglie ad assistere a spettacoli e laboratori.
“Provaci !”
Ed è questo che faccio ora, ci provo.
Non mi piace, vorrei tornare nella mia bottega a montare spettacoli con i bambini, a fare laboratori. Vorrei tornare nei teatri, nelle piazze, dentro gli appartamenti a raccontare delle storie sentendo i suoni, gli odori, l’energia della gente e dei luoghi.
Il dinosauro che c’è in me oppone resistenza.
Eppure lo so, funziona, arriva.
Così tengo corsi on line per adulti , giovani e bambini. Mi metto di fronte allo schermo in chiamate WhatsApp che durano un ora e ogni tanto dico:
“Mi fai vedere come sta andando?”
Ridiamo, restiamo concentrati, ascolto i suoni di casa loro e loro di casa mia.
Funziona.
Funziona anche con i pacchetti di lezioni a cui allego schede e video.
Funziona.
Non mi piace … però forse sono solo un dinosauro.
Ma poi … non mi piace?
https://marialuisamorici.com/…
Buongiorno, il cielo mi ha lasciato un altro po di tempo da invertire nel progetto scola.É molto interessante, in questo momento il mondo ne ha una necessita esagerata.Parlando con il mio mecenate per i lavori artistici con la zappa, che é anche professore in una scuola alternativa, risulta che per le video lezioni sono incastrati nel impero google con funzioni molto limitate.Adesso metterò su una versione in spagnolo per continuare lo sviluppo anche da questa parte del mediterraneo.Il punto, credo, sia trovare un equilibrio.Siamo tutti d’accordo che il technicolor era propio fico, non c’é nessuna telecamera che riesca a saturare i colori cosi.Quello che succede di solito é che quando arriva una nuova tecnologia, non soppianta la anteriore, ma apre una nuova nicchia.Io per esempio, nel 2020, non guardo la televisione ma amo la radio.Se non fai le foto col rullino é perche ti sei messa nella nicchia, pero nessuno ti impedisce di scattare e sviluppare foto analogiche.Adesso, questa storia del’ istruzione a distanza non é nessuna novità, prima si faceva per posta.Ed é importante che esistano entrambe, l’istruzione live e la scuola virtuale, per dare a tutti la possibilità di ricevere informazioni.Io vivo a Jurassic Park, qui nel Alpujarra per delle questioni di microclima ci sono ancora tantissimi dinosauri, più o meno evoluti. C’é quello che non ha voluto la fotocamera digitale, ne quella analogica e rifiuta persino certo grado di realismo nella pittura della seconda meta del XX secolo.Adesso magari ha pure un figlio, che essendo sveglio, capisce che la rete é propio una bella scoperta.Il padre triceratopo saggiamente sá che l’evoluzione é travolgente, se il suo sangue freddo sara sufficientemente scaltro capirà che un oretta con la Luisa in una scola virtuale probabilmente sia la migliore forma per usare una tecnologia e non esserne usati.Abbraccioni.